Team Building


Coltivare le competenze e il cambiamento nei gruppi scolastici

Quando si parla di rendimento scolastico e di LIFE SKILLS, non si può non fare riferimento alla nostra capacità di attenzione, di fare team e di essere team, incoraggiando le persone a “stare più attenti” a noi stessi, a chi lavora con noi, al nostro ambiente di lavoro quotidiano.

Il risparmio ottenuto dall'aumentata ATTENZIONE viene reinvestito nel miglioramento qualitativo del prodotto e/o servizio che forniamo.

Si fa leva sull'attenzione quando si fanno corsi di coaching per team, seminari per risolvere conflitti o per comprendere le diversità personali, sociali e culturali.

Nel campo della formazione esistono centinaia di metodi differenti, migliaia di diversi formatori,milioni di costi, ma come si possono creare e mettere in pratica azioni che permettano ai ragazzi di comprendere il messaggio che si vuole comunicare nell'ambito scolastico e, soprattutto, di tradurlo nella vita quotidiana?

Ogni trainer conosce e teme le sfide e i pericoli dei corsi di formazione: partecipanti vengono, partecipanti vanno, escono dalla loro attività scolastica quotidiana e ci rientrano subito dopo, direttamente nella routine,dimenticando tutte le buone intenzioni che avevano preso durante il corso di formazione.

Con questa preoccupazione, come può un formatore stimolare un gruppo di ragazzi sconosciuti, con diverse problematiche interne (conflitti, assenza di leadership, scarsa collaborazione, comunicazione assente, bullismo ecc.),per creare un sistema funzionante?

Per fare questo è necessario generare un'esperienza sostenibile di CAMBIAMENTO utile sia per il singolo che per il gruppo. Ovvero un piano di azione che abbia significato per ogni singolo partecipante e che faccia sentire la classe come se fosse un unico soggetto; e che diventi scenario per esperienze più importanti, da portare a scuola e nella vita quotidiana.

Gli strumenti e i metodi del Camp Adventeering e del Centro Raid Avventura sono intesi come METAFORE di interazione: con metodi di apprendimento empirici si possono coltivare le competenze, l’attenzione e il cambiamento attraverso l’applicazione immediata delle metafore proposte, generando un collegamento funzionale tra teoria e pratica, tra pratica e apprendimento, tra apprendimento e vita.

Questi strumenti permettono al gruppo classe di VIVERE durante il corso esperienze di comunicazione,lavoro di squadra,attenzione e rispetto delle regole dei compagni, pianificazione di strategie, divisione dei ruoli, leadership.

Metafore e strumenti

Partiamo da questo presupposto: l'influenza delle proprie conoscenze e capacità pervade ogni nostra azione quotidiana, sia essa legata alla vita scolastica,alla vita di tutti i giorni o al lavoro.

Ma come funzionano le metafore di interazione?

Partono da situazioni specifiche che diventano la metafora di quello che accadrà a scuola, sul lavoro o nella vita, introducendo di volta in volta diverse conoscenze, capacità e competenze, imparando facendo.

In primo luogo, attivano tutti i sensi dei partecipanti: ogni singola persona cerca il suo proprio significato della metafora, basato su un modello specifico della realtà, della sua realtà.

Tutte le metafore di interazione sono stimoli a CAMBIARE il proprio punto di vista.

Il centro di questo metodo di formazione è quello del coinvolgimento in una situazione metaforica il cui significato viene CONTESTUALIZZATO per ogni diverso partecipante riprendendo il SIGNIFICATO che ha per lui e per il gruppo di lavoro.

Osserviamo le persone e comprendiamo i loro bisogni

Ciascuno dei nostri strumenti mette il gruppo classe nella condizione di DOVER funzionare come gruppo se vuole raggiungere la soluzione della metafora di interazione proposta.

Il gruppo classe è guidato a tenere un’alta soglia di attenzione, ad acquistare padronanza nella comunicazione e a trovare strumenti di cooperazione efficienti ed efficaci.

Per motivare il gruppo a partecipare attivamente ad un piano d'azione d'apprendimento empirico è importante capire di cosa esso ha bisogno: è essenziale comprendere i bisogni e lavorare  su di essi, rendendo gli studenti più sicuri di se stessi e del loro rapporto con gli altri, con le regole di lavoro e con l'ambiente in cui vivono.

Con questo metodo il gruppo classe può coltivare le competenze necessarie ad una organizzazione autonoma aperta al cambiamento.

In tal senso i ragazzi diventano  attenti e proattivi, rispettando le regole che sono necessarie per il buon funzionamento del gruppo classe e per il raggiungimento dell’obiettivo proposto, inventando nuove regole pratiche che possono essere utili a sé e agli altri, integrando nelle regole abituali nuove modalità di osservazione, di fare insieme e sane abitudini operative.

Ultima revisione il 02-03-2024